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Al termine del dibattito pubblico il gruppo promotore di questa raccolta firme sta continuando il suo impegno nel monitorare l'andamento del progetto e nel continuare con fermezza a sostenere le richieste che i sottoscrittori hanno condiviso.
Le cronache di questi mesi hanno mostrato come i risultati auspicati non siano ancora stati ottenuti e riteniamo che l'attenzione debba comunque rimanere alta.
Forniamo di seguito alcuni aggiornamenti a riguardo sulle nostre attività di questi ultimi mesi:
RFI ha consegnato la relazione conclusiva che riassume i temi trattati durante gli incontri del dibattito pubblico. Tale documento evidenzia la forte criticità del progetto sul territorio di Pizzighettone ed è scaricabile cliccando qui.
Sono state anche pubblicate le risposte alle osservazioni e ai contributi inviati dai cittadini, tra cui la petizione trattata sulla presente pagina web.Il dossier è scaricabile cliccando qui. In tale documento traspare la volontà da parte di RFI di affrontare il problema dei cavalcaferrovia rivedendoli a favore di eventuali alternative, quali sottopassi, ma appare poco propopensa a valutare l'ipotesi di spostamento del tracciato o azioni che vadano ad annullare gli impatti sulle zone di Roggione e Pizzighettone. Rimane quindi indispensabile mantenere alta l'attenzione e il richiamo mediatico sulla tematica.
Siamo favorevoli al raddoppio ma chiediamo una revisione del progetto attualmente presentato perchè ci riteniamo preoccupati circa le criticità che ne conseguiranno legate a:
Nella settimana dal 04/02/2024 al 11/02/2024 abbiamo organizzato una raccolta firme in presenza e abbiamo avuto il sostegno di 938 persone, ora continuiamo con l'informazione alla cittadinanza e la raccolta firme online.
Grazie alla petizione e al nostro impegno abbiamo ottenuto i seguenti risultati:
Gli elaborati del PFTE (Progetto di Fattibilità Tecnico Economica) presentato da RFI si possono trovare qui, il progetto non è di tipo esecutivo e richiederà ancora diverse approvazioni per diventarlo e sicuramente subirà delle modifiche (le immagini seguenti sono estrapolate da tale documentazione alla data del 10/02/2024).
Nella versione attualmente presentata viene prevista la chiusura di tutti i quattro passaggi a livello presenti e la realizzazione d opere di nuova viabilità per l'attraversamento ferroviario, ad eccezione del passaggio a livello di via Don Zanoni che invece rimarrà chiuso definitivamente.
Di seguito presentiamo alcuni estratti delle opere di maggior rilievo per il nostro territorio.
La prima è sicuramente la nuova viabilità, una strada sopraelevata che raccorderà la SP234 con la SP84, di circa 836 m totali in cui si inserità il cavalcaferrovia che dividerà Roggione da Pizzighettone, che avrà una lunghezza totale di circa 306 m e un altezza nel punto di massimo ingombro di circa 14 m (compresi parapetti).
Possiamo vedere di seguito un disegno (a cura del sig. Michele Astourian) di come si dovrebbe inserire tale opera nel contesto urbano.
Nelle due immagini seguenti è possibile vedere una simulazione quotata e in scala (a cura dell'Ing. Marco Sbaruffati) in cui sono stati inseriti anche i tre palazzi residenziali laterali. In grigio nella prima immagine viene evidenziato il muro di sostegno che sarà realizzato lungo la tratta.
Di seguito invece due estratti dalla documentazione di RFI.
Il ponte ferroviario sul fiume Adda verrà demolito e ricostruito con un altezza di diversi metri superiore rispetto all'attuale, nell'immagine è mostrato in giallo il ponte attuale e sullo sfondo il nuovo ponte.
Questo comporta un innalzamento del piano del ferro (binari) che raggiunge un massimo di circa 3.5 m nelle vicinanze del ponte.
Il piano del ferro (binari ferroviari) sarà ad un'altezza maggiore rispetto all'attuale, differente rispetto alla zona: da circa 1 m, ai già succitati 3.5 m in corrispondenza del ponte sul fiume Adda.
Il tracciato verrà quindi innalzato realizzando scarpate o, ove non realizzabili, costruendo muri di sostegno.
Dall'immagine è possibile calcolare l'altezza nei vari punti del tracciato, facendo la differenza tra la misura indicata come Quota progetto e Quota Binario Esistente.
Le aree oggetto di esproprio sono le seguenti (indicate con diversi colori a seconda che l'esproprio sia temporaneo o permanente).
Nell'immagine sottostante è possibile vedere il tracciato ferroviario con i dettagli di eventuali barriere antirumore previste (HV), in aggiunta ai muri di sostegno (MS). In giallo sono indicate le pertinenze da demolire, in particolare ne sono presenti diverse nell'abitato di Roggione.
Non sono previsti al momento interventi di demolizione e ricostruzione sulle attuali stazioni/fermate di Gera e Ponte d'Adda, ma soltanto manutenzioni straordinarie (adeguamento servizi igenici e sistemazioni interni/esterni).
Abbiamo pensato di indirizzare le nostre preoccupazioni e osservazioni:
e chiedere:
in caso di impossibilità tecnico economica documentata per la variante proposta al punto precedente in alternativa:
La petizione e il tema del raddoppio ferroviario ha avuto un richiamo mediatico notevole sui mezzi di informazione locale, di seguito una rassegna stampa di questi ultimi mesi
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