Petizione per revisione dell’attuale progetto di raddoppio ferroviario nell’area del Comune di Pizzighettone

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Ultimo aggiornamento: 20-03-25 21:49
Binari

Comunicati e news

Al termine del dibattito pubblico il gruppo promotore di questa raccolta firme sta continuando il suo impegno nel monitorare l'andamento del progetto e nel continuare con fermezza a sostenere le richieste che i sottoscrittori hanno condiviso.

Le cronache di questi mesi hanno mostrato come i risultati auspicati non siano ancora stati ottenuti e riteniamo che l'attenzione debba comunque rimanere alta.

Forniamo di seguito alcuni aggiornamenti a riguardo sulle nostre attività di questi ultimi mesi:

Relazione conclusiva

RFI ha consegnato la relazione conclusiva che riassume i temi trattati durante gli incontri del dibattito pubblico.
Tale documento evidenzia la forte criticità del progetto sul territorio di Pizzighettone ed è scaricabile cliccando qui.

Sono state anche pubblicate le risposte alle osservazioni e ai contributi inviati dai cittadini, tra cui la petizione trattata sulla presente pagina web.
Il dossier è scaricabile cliccando qui.
In tale documento traspare la volontà da parte di RFI di affrontare il problema dei cavalcaferrovia rivedendoli a favore di eventuali alternative, quali sottopassi, ma appare poco propopensa a valutare l'ipotesi di spostamento del tracciato o azioni che vadano ad annullare gli impatti sulle zone di Roggione e Pizzighettone.
Rimane quindi indispensabile mantenere alta l'attenzione e il richiamo mediatico sulla tematica.

Perché questa petizione?

Siamo favorevoli al raddoppio ma chiediamo una revisione del progetto attualmente presentato perchè ci riteniamo preoccupati circa le criticità che ne conseguiranno legate a:

Nella settimana dal 04/02/2024 al 11/02/2024 abbiamo organizzato una raccolta firme in presenza e abbiamo avuto il sostegno di 938 persone, ora continuiamo con l'informazione alla cittadinanza e la raccolta firme online.

 

Cosa è stato ottenuto finora?

Grazie alla petizione e al nostro impegno abbiamo ottenuto i seguenti risultati:

L'impatto del Progetto

Gli elaborati del PFTE (Progetto di Fattibilità Tecnico Economica) presentato da RFI si possono trovare qui, il progetto non è di tipo esecutivo e richiederà ancora diverse approvazioni per diventarlo e sicuramente subirà delle modifiche (le immagini seguenti sono estrapolate da tale documentazione alla data del 10/02/2024).

Nella versione attualmente presentata viene prevista la chiusura di tutti i quattro passaggi a livello presenti e la realizzazione d opere di nuova viabilità per l'attraversamento ferroviario, ad eccezione del passaggio a livello di via Don Zanoni che invece rimarrà chiuso definitivamente.

Di seguito presentiamo alcuni estratti delle opere di maggior rilievo per il nostro territorio.

Cavalcaferrovia

La prima è sicuramente la nuova viabilità, una strada sopraelevata che raccorderà la SP234 con la SP84, di circa 836 m totali in cui si inserità il cavalcaferrovia che dividerà Roggione da Pizzighettone, che avrà una lunghezza totale di circa 306 m e un altezza nel punto di massimo ingombro di circa 14 m (compresi parapetti).

Possiamo vedere di seguito un disegno (a cura del sig. Michele Astourian) di come si dovrebbe inserire tale opera nel contesto urbano.

Nelle due immagini seguenti è possibile vedere una simulazione quotata e in scala (a cura dell'Ing. Marco Sbaruffati) in cui sono stati inseriti anche i tre palazzi residenziali laterali.
In grigio nella prima immagine viene evidenziato il muro di sostegno che sarà realizzato lungo la tratta.

Di seguito invece due estratti dalla documentazione di RFI.

Ponte

Il ponte ferroviario sul fiume Adda verrà demolito e ricostruito con un altezza di diversi metri superiore rispetto all'attuale, nell'immagine è mostrato in giallo il ponte attuale e sullo sfondo il nuovo ponte.

Questo comporta un innalzamento del piano del ferro (binari) che raggiunge un massimo di circa 3.5 m nelle vicinanze del ponte.

Altezza piano del ferro

Il piano del ferro (binari ferroviari) sarà ad un'altezza maggiore rispetto all'attuale, differente rispetto alla zona: da circa 1 m, ai già succitati 3.5 m in corrispondenza del ponte sul fiume Adda.

Il tracciato verrà quindi innalzato realizzando scarpate o, ove non realizzabili, costruendo muri di sostegno.

Dall'immagine è possibile calcolare l'altezza nei vari punti del tracciato, facendo la differenza tra la misura indicata come Quota progetto e Quota Binario Esistente.

Esprori e demolizioni

Le aree oggetto di esproprio sono le seguenti (indicate con diversi colori a seconda che l'esproprio sia temporaneo o permanente).

Nell'immagine sottostante è possibile vedere il tracciato ferroviario con i dettagli di eventuali barriere antirumore previste (HV), in aggiunta ai muri di sostegno (MS). In giallo sono indicate le pertinenze da demolire, in particolare ne sono presenti diverse nell'abitato di Roggione.

Stazioni

Non sono previsti al momento interventi di demolizione e ricostruzione sulle attuali stazioni/fermate di Gera e Ponte d'Adda, ma soltanto manutenzioni straordinarie (adeguamento servizi igenici e sistemazioni interni/esterni).

La petizione

Abbiamo pensato di indirizzare le nostre preoccupazioni e osservazioni:

e chiedere:

  1. che la presente petizione venga inserita, congiuntamente alle firme allegate di tutti i cittadini d’accordo sottoscrittori, all’interno della documentazione raccolta dal Dibattito Pubblico;
  2. che venga realizzato, nell’ottica di una revisione più ampia e lungimirante dell’opera, visto i lunghi tempi di realizzo che saranno condizionati anche da future innovazioni tecnologiche, una variante al tracciato ipotizzato, che lo sposti al di fuori delle zone residenziali evitando così, all'interno del centro abitato, le criticità sopra esposte e l’impatto paesaggistico legato alla costruzione delle nuove viabilità ipotizzate ritenuto poco compatibile con la vocazione turistica del nostro paese insignito anche della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano; ipoteticamente il tracciato potrebbe essere affiancato alla SP234 con le realizzazione di una nuova stazione e un piazzale di sosta con un numero di stalli adeguati al traffico pendolare futuro previsto;
    di seguito è possibile vederne un'ipotesi, presa dai contributi presentati da alcuni cittadini
  3. in caso di impossibilità tecnico economica documentata per la variante proposta al punto precedente in alternativa:

  4. che venga rivisto il vincolo di tutela posto dalla Soprintendenza sull'area demaniale dell'ex genio militare in modo che il progetto del raddoppio possa considerare fruibile quell'area e quindi sfruttarne una piccola parte, peraltro al momento completamente abbandonata, per l'allargamento del tracciato ferroviario evitando quindi qualsiasi spostamento dell'attuale confine dell'area ferroviaria verso via Pirelli, salvaguardando così abitazioni (realizzate tra il 1925 e il 1950) e residenti dai disagi legati al passaggio dei mezzi di cantiere e, al termine dei lavori, dal più frequente passaggio di convogli ferroviari previsti;
  5. che il tracciato ferroviario previsto a ridosso dell’area residenziale di Roggione venga progettato in modo che l’allargamento del piano ferroviario venga effettuato il più possibile lontano delle abitazioni ivi presenti, mitigando in tal modo l’impatto legato alle vibrazioni e le possibili problematiche di sicurezza;
  6. che l'Amministrazione Comunale di Pizzighettone instauri un dialogo con RFI Rete Ferroviaria Italiana e le altre autorità preposte affinché venga imposto un limite massimo di velocità ai treni transitanti all'interno del centro abitato, limite coerente con la salvaguardia dell'integrità strutturale degli immobili presenti nelle vicinanze del tracciato, valutata con raccolte dati e modelli sperimentali elaborati sugli immobili stessi;
  7. che, qualora le ipotesi precedenti non risultino tecnicamente realizzabili, venga ipotizzata una differente modalità di transito all’interno del centro abitato che non richieda la realizzazione di nuove viabilità con alto impatto ambientale e paesaggistico sul territorio (cavalcavia, cavalcaferrovia, rotonde...) e riduca al minimo le criticità legate a fenomeni di vibrazione e rumore acustico, quale ad esempio una linea ferroviaria sopraelevata che transiti all’interno del centro abitato ma mantenga inalterata la viabilità sottostante,
    di seguito è possibile vederne un'ipotesi, presa dai contributi presentati da alcuni cittadini.

Parlano del raddoppio

La petizione e il tema del raddoppio ferroviario ha avuto un richiamo mediatico notevole sui mezzi di informazione locale, di seguito una rassegna stampa di questi ultimi mesi

Cosa puoi fare?

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